Le novità sono sempre difficili da digerire ma in questo caso sembra proprio che scuderie e piloti abbiano fatto indigestione prima di iniziare.
Già perché le tanto discusse sprint race, le qualifiche sprint che sostituiranno il format classico del sabato, non hanno ancora fatto il loro ingresso nel panorama della Formula 1 e già, prima del via del weekend di Silverstone, si discute di tutti i possibili problemi che potrebbero creare. Dalla noia di un "trenino di auto" senza sorpassi, ai troppi danni su monoposto che il giorno dopo correranno il Gran Premio, passando da chi chi - come Michael Masi - mette le mani avanti e già pensa alle possibili modifiche.
Quella di Silverstone sarà la prima di tre sprint race che vedremo quest'anno in Formula 1, tre esperimenti per testare un nuovo format che in futuro, magri già dal 2022, potrebbe sostituire quello della più classiche qualifiche divise in Q1, Q2 e Q3.
Un weekend carico di novità che secondo Mattia Binotto, team principal della Ferrari, causerà un po' di caos nel paddock: "Penso che potrebbe esserci qualche disordine perché l’accordo non è ottimale. Inoltre penso che l’assenza di esperienze simili possa portare a molti ritiri durante la sprint race".
La posizione di Binotto è nettamente in contrasto con quella del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton che, al contrario, è convinto che a Silverstone la sprint race deluderà le aspettative di molti: "Vediamo come va. Ma immagino che sarà un trenino di macchine tutte che si susseguiranno. Spero di vedere dei sorpassi ma con ogni probabilità non sarà molto emozionante".
Tre le due opinioni si inserisce quella di George Russell, possibile compagno di squadra di Hamilton a partire dal prossimo anno in Mercedes, preoccupato da quelli che potrebbero essere i problemi della sua Williams in questo nuovo contesto: "Non sono sicuro che andrà a nostro favore visto che di solito siamo più competitivi in qualifica rispetto alla gara. Ma dobbiamo essere in grado di evitare che ciò accada".
A chiudere i dubbi e polemiche ci pensa infine il direttore della Formula 1 Michael Masi che ricorda a tutti, addetti ai lavori compresi, che quello di Silverstone sarà un esperimento: "Siamo tutti aperti al confronto e dopo Silverstone potremo parlare di ciò che è andato bene e di ciò che invece, magari, sarà da modificare per il futuro. Se ci dovessero essere problemi siamo pronti a cambiare format, niente è definitivo".