Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, è il trapper di 21 anni, da milioni di visualizzazioni, che è stato arrestato insieme al collega Simba La Rue e ad altri 9 membri del loro gruppo per un’aggressione, avvenuta a colpi di pistola nei confronti di due senegalesi rivali, davanti a una delle discoteche della movida milanese. La frase, “sì lavoriamo cazzo spacco faccio tutto, vi ammazzo tutti quanti”, è stata intercettata dai carabinieri a pochi minuti dalla duplice gambizzazione all’interno dell’auto di Mounir Chakib, detto “Malippa”, manager di Baby Gang e Simba La Rue. L’ambientale era nella sua vettura perché i militari lo stavano già monitorando, a seguito del sequestro e pestaggio del trapper avversario Baby Touché avvenuto nei mesi scorsi. "Hanno iniziato a spararci addosso". La frase di Malippa è rivolta a una ragazza presente in auto con lui, sotto choc dopo l’aggressione a cui ha assistito che ha così commentato: “Ma che cazzo c’ha Zaccaria?! Che cazzo di problemi c’ha?”. Domande a cui Malippa risponde che proprio il giorno prima il tribunale gli aveva tolto la sorveglianza speciale, visto che non era stato ritenuto pericoloso. La ragazza ha poi continuato: “Uno che fa così se le cerca però. C’hai venti persone attorno che ti dicono basta e non ti fermi?”. La replica del Il manager di Baby Gang: “Sì ma questi qua hanno iniziato a sparare addosso a noi. Hai visto, no? Non hai sentito i colpi di pistola? Hanno sparato 5 volte. Noi non abbiamo sparato neanche un colpo. Il problema, sai perché nessuno di noi ha sparato un colpo? Perché noi non spariamo in aria, è quella la verità! Ti dico la verità… i nostri ragazzi se sparano, sparano addosso alla gente. Questa è la verità. E nessuno di noi ha sparato un colpo. Anche Baby che c’aveva tutto il tempo il ferro in mano, ha sparato solo una volta in aria. Solo una volta. Loro hanno sparato cinque volte. Sti negri di merda. Hai visto come era messo il nero?”. Uno dei senegalesi ha riportato la frattura del piatto tibiale, ferite lacero contuse alla schiena, un trauma cranico lieve e ferite al volto, con una prognosi di ben 30 giorni. L’altro invece è stato centrato da due pallottole alla tibia sinistra, giudicate guaribili in 15 giorni.
“Zaccaria quando si ubriaca è un casino. Zaccaria non deve bere proprio, infatti lui lo sa e non beve. Però quando vuole bere è un casino e non puoi dirgli di no”. Ha detto Malippa, che conosce benissimo il suo amico e assistito: “Quando lui non è ubriaco lo fa con la testa, prima di tutto. Secondo, lo fa per una buona ragione. Una buona ragione che non è giustificabile. Robe del genere non sono giustificabili neanche da una buona ragione, però almeno c’è una buona ragione. Invece quando è ubriaco non c’è ragione per niente. Quando arriva che gli sale è un puttanaio, ha fatto minchiate. Poi non dico che questa cosa qua non la faccia anche quando non è ubriaco, la fa anche, però almeno quando non è ubriaco la fa con la testa”. Uno dei passaggi più interessanti registrati è la conversazione tra Malippa e Andrea Rusta detto “Asap”, finito in manette per aver partecipato al pestaggio: “Sono volate di brutto Malippa! C’ho sangue suo fra, l’ho ammazzato fra quel negro di merda fra”, racconta appena sale in auto. “Il figlio di puttana che ha sparato, eh eh, sistemato. L’ho sistemato, adesso ti faccio vedere la foto se vuoi. L’ho ammazzato, guardami il ginocchio! Gli ho tirato troppe ginocchiate mi sa. Guarda il suo sangue dov’è. Mi fa piacere, mi fa tantissimo piacere. Tipo punchball per i piedi. Gli ho dato due calci di numero e poi due ginocchiate, solo col gesso l’ho picchiato fra”. Anche “Malippa” non è da meno in tema di violenza: “Quando lo avete lasciato per terra ho detto ‘figa sto figlio di puttana mi sembra ancora troppo a posto’, aspetta un attimo. E ho iniziato a schiacciare le caviglie con tutta la mia forza”. C’è poi un passaggio al limite dell’assurdo quando Rusta si accorge di aver macchiato i sedili di Malippa col sangue dell’avversario: “Ti ho sporcato tutto il sedile di sangue Malippa”. Malippa risponde così: “Non ci credo frate, fai il serio. Non mi puoi dire così frate! Scendi subito un attimo fra, cosa stai dicendo fra, fammi controllare. Non ci credo, sei un coglione, per fortuna è veramente la parte di pelle zio! Ti spaccavo il culo se sporcavi frate il camoscio fra! Guardalo!”. Nel frattempo la ragazza sembra l’unica essere dotata di un po' di buon senso: “L’importante è che stiate bene”.