Il caso di Liliana Resinovich, la donna scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste, torna al centro di un nuovo approfondimento di Pomeriggio Cinque. In collegamento con Alessandra Viero, ha preso la parola Claudio Sterpin, amico di Lilly, che ha commentato le recenti ipotesi investigative.
Sterpin ha respinto con forza la pista legata a un presunto “terzo uomo” di cui la donna avrebbe parlato in passato: “È una bufala pazzesca perché tutti questi fatti a me li ha raccontati lei, per cui non era una confessione. Chiacchierando mi ha detto che aveva avuto una storia, ma stiamo parlando di 40 anni fa. Che cavolo di importanza può avere una relazione, eventualmente se c’era, di 40 anni fa? Allora possono andare all’asilo a cercare il compagno di banco, ma è ridicolo il fatto di cercare un terzo uomo in questa vicenda datata 40 anni fa”.

L’amico ha aggiunto di non conoscere personalmente questo uomo, descritto come un farmacista, e di non aver mai dato peso al racconto di Lilly: “Secondo me è finita. Se lei me ne ha parlato evidentemente era chiuso e sepolto”.
Sterpin ha inoltre sottolineato il clima di fiducia e scambio di confidenze che caratterizzava il loro rapporto: “Ci facevamo reciproche confidenze sul nostro trascorso l’uno rispetto all’altro. Io le ho raccontato due storie delle mie, lei mi ha raccontato una delle sue, ma senza remore, senza nessun fine”.
