È morto Philip Daverio, il professore, l’uomo di lettere e di divulgazione.
Poco tempo dopo il filosofo Giulio Giorello se ne va un altro pilastro della cultura italiana.
Con lui condividevo la passione per i papillon che lui chiamava rigorosamente cravatta, perché aveva una precisione lessicale sbalorditiva. La cravatta non è quella cosa lunga che hanno tutti, la cravatta è una cosa da annodare che ha una forma di farfalla e oggi non sa più fare nessuno perché le vendono già annodate e le chiamano farfallino. Negli ultimi tempi ci scambiavamo le cravatte, così appagavamo la nostra vanità come bambini, ma una volta fatto il nodo allora si parlava seriamente e temo che sarà dura trovare un amico di pari livello perché Philip aveva collezionato la cultura in modo anticonvenzionale, proprio come la cravatta, e si era trovato ad essere uno scrigno di etimologie e di svelamenti.
Milano e l’Italia ti ricorderanno con nostalgia ed orgoglio, professore. Resta in pace.