Dopo un anno, siamo ancora al punto di partenza. A piangere sulla scomparsa di chi ci è più caro - che sia un familiare o un amico – e nello stesso tempo a perdere alcuni dei simboli della nostra cultura. Uno di loro era certamente il fotografo Giovanni Gastel, che si è spento oggi pomeriggio, dopo essere stato ricoverato a Milano a causa dell’aggravarsi dello stato di salute a causa del Covid.
Gastel, 65 anni, con i suoi scatti ha segnato indelebilmente la percezione dell’immagine nel mondo della moda, ma non solo. Il suo stile era inconfondibile, caratterizzato dal garbo e arricchito dall’ironia. Nipote diretto del regista Luchino Visconti, nel corso di molti anni di carriera ha ritratto tutti: da Barack Obama e Fiorello, da Pino Daniele a Johnny Depp. E anche ultimamente, erano sue le immagini della campagna pubblicitaria di Chiara Boni con Malika Ayane.
Le donne, poi, attraverso il suo obiettivo acquisivano un’aura speciale. Unica. E infatti le più belle al mondo si sono affidate a lui, come Naomi Campbell, Chrystee Tarlon Kirsten, Eve Marilyn a Linda Evangelista. Soltanto un mese fa, intervistato da Il Giorno, rispondeva così alla giornalista Francesca Bellola che gli domandava come stesse vivendo questo periodo di emergenza sanitaria: "Lo vivo come un attacco alieno all’umanità. Speravo di combatterlo in un mondo unito e coeso, cosa che in realtà non è successa". Aveva ragione, purtroppo la società non è ancora perfetta come i suoi scatti.
E in seguito, parlando della luce speciale che era in grado di conferire alle sue fotografie, si era lasciato andare a una confessione che appare profetica: “Secondo le Scritture quando risorgeremo saremo luminosi e perfezionati. Ecco, voglio entrare in competizione con Dio”.