Arricchirsi coi panini? Non ditelo al vostro kebabbaro di fiducia, sia mai che gonfi i prezzi, ma se hai un venditore in grado di spaccare su TikTok si può arrivare a creare un piccolo impero partendo da un semplice pezzo di pane con dentro dell’altrettanto semplice affettato. Bastano un tormentone efficace, la capacità di intrattenere, e una buona strategia di marketing. La catena di paninerie Con Mollica o Senza, nata dalla collaborazione tra Donato De Caprio, celebre su TikTok, e l'imprenditore Steven Basalari, sta macinando incassi straordinari. I numeri parlano chiaro: nel 2024 il fatturato totale ha sfiorato i 9 milioni di euro. Basalari, che ha condiviso i dati sui social, sottolinea come il progetto inizialmente sottovalutato sia diventato una macchina da soldi: 8.832.193 euro di fatturato complessivo in un solo anno. Nei commenti al post di Basalari non sorprende di trovare Lorenzo Ruzza, che ha fatto lo stesso tipo di marketing ma con gli orologi, scrivere: "Prossimo panino chiamatelo Maloox". Ma non finisce qui: presto verrà aperto un nuovo punto vendita in una città ancora top secret, con la promessa di ampliare ulteriormente il successo del brand. Intanto il locale di punta, in zona Duomo a Milano, ha registrato un fatturato da paura: 3.187.350 euro di vendite dirette, a cui si aggiungono 605.031 euro derivanti dal delivery su Glovoo, per un totale di 3,7 milioni di euro in un anno. Il trend è in forte crescita rispetto al 2023, quando in soli due mesi di attività aveva raccolto 791.221 euro. Anche il più recente punto vendita milanese, in viale Brianza, ha iniziato con il botto. Nonostante sia attivo da soli due mesi e sia dedicato esclusivamente al delivery, ha già incassato 222.318 euro.
Il negozio di Napoli, primo del gruppo, dal quale è partito tutto, continua a crescere. Nel 2024 ha fatturato 3.339.131 euro dalle vendite dirette, con un’aggiunta di 194.471 euro dal delivery, superando così i 3,5 milioni di euro. Questo rappresenta un netto incremento rispetto al 2023, quando gli incassi totali erano stati 1.496.712 euro. Più del doppio. A Roma, dove il punto vendita ha aperto nel marzo 2024, i numeri sono altrettanto impressionanti: 1.118.668 euro di vendite dirette e 225.174 euro dalle consegne per un totale di oltre 1,3 milioni di euro in soli 10 mesi. Cambiamo regione e dialetto, ma il principio è lo stesso. Toscana, Firenze. L’obiettivo di Tommaso Mazzanti per il suo ormai internazionale All’Antico Vinaio è ambizioso: raggiungere i 100 milioni di euro di fatturato entro il 2025. Un traguardo già quasi mangiato, visti i ricavi. Nel 2023, il format noto per le sue schiacciate ha sfiorato i 50 milioni di euro di fatturato, raddoppiando i 22 milioni del 2022 raggiunto soltanto con i locali in Italia. Per il 2024 Mazzanti aveva in previsione un’ulteriore crescita, con ricavi stimati tra i 70 e gli 80 milioni di euro, grazie alle recenti aperture e a un’aggressiva strategia di espansione.
Allo stato attuale, All’Antico Vinaio conta diversi punti vendita tra Italia e Stati Uniti, ma il piano di crescita prevede di raggiungere 40 locali entro la fine del 2025. Tra le aperture più recenti spiccano: Roma, che ha accolto il terzo punto vendita della capitale; Dubai, con un locale nell’aeroporto, segnando il debutto del format in franchising grazie alla collaborazione con il gruppo Avolta; New York e Los Angeles, dove sono in programma quattro nuove aperture. Mazzanti guarda anche all’Europa, con trattative in corso per espandersi a Londra e Parigi, con l’obiettivo di concretizzare questi progetti entro il primo trimestre del 2025. Dopo la fine consensuale della joint venture con il Gruppo Percassi, All’Antico Vinaio opera autonomamente in Italia e in Europa, mentre negli Stati Uniti la collaborazione con Joe Bastianich continua. La catena è destinata a diventare la più grande italiana negli USA, un risultato che sarà confermato con le prossime aperture. Insomma, se pensavamo che il panino fosse il cibo povero per eccellenza, siamo costretti a ricrederci. Con mollica o senza, i soldi arrivano a palate. Se poi sia merito dei panini o del marketing, è un altro discorso. E come cantava Elio: forza panino.