Con la vittoria al Gran Premio di Monza del 2000 - esattamente 20 anni fa - Michael Schumacher eguagliò il numero di vittorie di Ayrton Senna, scomparso a Imola sei anni prima.
Abituati a vedere il Kaiser come un personaggio tutto d'un pezzo, certamente non solito mostrare le proprie emozioni e fragilità, le sue lacrime sincere e inconsolabili fecero (e fanno oggi) emozionare tifosi e appassionati di tutto il mondo.
Un grande campione che omaggia un altro grande, forse il più grande di tutti, nella storia di questo sport.
Come per uno strano scherzo del destino, proprio a vent'anni dalla data in cui Schumi raggiunge Senna, Hamilton sta per raggiungere Schumi. Ancora due vittorie per il britannico e poi un'altra per diventare il più vincente di tutti.
Ma mentre si avvicina il Gran Premio in cui verranno celebrate le 1000 presenza della Rossa in Formula 1, e dove il figlio Mick omaggerà il padre con un giro sulla sua Ferrari del 2004, ricade questo anniversario emozionante.
"Significa molto per me..." riuscì a dire Schumacher quel giorno, scusandosi poi per le lacrime, sorretto dai colleghi e amici presenti con lui in conferenza stampa, Mika Häkkinen e David Coultard, in un momento surreale che rimarrà per sempre nella storia della Formula 1.