Stefan Bradl, pronto a prendere il posto (almeno per una gara) di Marc Marquez, ha fatto il punto della situazione dopo due gare che hanno detto tutto e il contrario di tutto: "E difficilissimo tirare le somme. FCredo che nel 2022, ad eccezione di Aprilia, ogni casa possa diventare campione del mondo. Da un lato, molto dipende dalle condizioni del pilota. D'altra parte, devi aspettare e vedere come si adattano le gomme alle moto di diversi produttori durante ogni weekend del Gran Premio e chi andrà d'accordo con le gomme".
L'equilibrio regna sovrano secondo il tester Honda: "Alla Repsol-Honda, anche quest'anno Pol Espargaró si è comportato bene, facendo segnare il miglior tempo nel test di Mandalika e il 3° nel GP del Qatar. È anche candidato al titolo".
Chi sta faticando è la Ducati, almeno per quanto riguarda il team ufficiale, ma Bradl difende i suoi avversari: "La pressione è troppo alta per Bagnaia da italiano nel team ufficiale Ducati. Penso che faccia sempre un ottimo lavoro, soprattutto perché stanno ancora sviluppando nuove parti. Ma si spera che il ragazzo non crolli sotto la pressione. Questa pressione sulla Ducati per un pilota italiano è già avvenuta per il Dovi". E volendo anche su Valentino Rossi.