La MotoGP ha un nome sempre più convincente per il titolo 2021 ed è, ovviamente, Fabio Quartararo. Il francese ha 65 punti di vantaggio sul primo degli inseguitori (Joan Mir) e, anche quando le cose vanno male, sembra riuscire a trarne il meglio. In una stagione normale questo smorzerebbe l’interesse per il finale di stagione, invece mai come quest’anno sarà interessante seguire la MotoGP fino a Valencia.
Perché Maverick Vinales ha cominciato il suo percorso con l’Aprilia e c’è grande curiosità sulla sua crescita, il tutto mentre Franco Morbidelli avrà la possibilità di guidare una Yamaha ufficiale. A questo, come se non bastasse, si aggiunge l’ultimo anno di Valentino Rossi nel motomondiale dopo 26 stagioni ed una storia irripetibile, storia che il 9 volte iridato concluderà a fianco di Andrea Dovizioso. Il forlivese infatti andrà a sostituire Morbidelli a partire dal GP di Misano e, fino a Valencia, dividerà il box con Valentino Rossi.
Se difficilmente i risultati dei due veterani della categoria saranno brillanti - oltretutto Dovizioso guiderà la M1 “Spec B” del 2019 - dal punto di vista umano e sportivo sarà uno spettacolo senza precedenti. I due si conoscono da sempre, si sono sfidati a lungo, hanno guidato le stesse moto. Il tutto senza mai trovarsi insieme, qualcosa che ad entrambi forse mancava. E Rossi, durante una recente intervista, si è detto dispiaciuto di non poter correre con il Dovi nel 2022: "Lui era qui ieri e io sono arrivato stamattina, quindi non ci siamo ancora incontrati. Sono molto curioso di vedere il suo potenziale sulla Yamaha e di sentire cosa dirà della moto, che è molto differente rispetto alla Ducati, quindi avrà dei pro e dei contro. Sarebbe stato bello essere in squadra insieme anche l'anno prossimo, sarebbe stato interessante, ma io smetto quindi non sarà possibile".
Ed è un peccato, perché vederli lottare insieme per un altro anno sarebbe stato memorabile. Magari però Dovizioso, da Misano a Valencia, potrebbe far tornare al Dottore la voglia di correre… Dovi, pensaci tu!