Prosegue la stagione da incubo di Lewis Hamilton che anche a Miami, pur partendo decisamente davanti, ha chiuso alle spalle del compagno di squadra George Russell, oltre che ovviamente di Ferrari e Red Bull, inarrivabili al momento.
Hamilton era sesto a Miami mentre Russell, che partiva dodicesimo, ha concluso al quinto posto dopo aver beneficiato di una migliore strategia di chiamata sui pit stop. E proprio di questo il sette volte iridato si è lamentato in un team radio: "Questa strategia non è stata buona per me".
"Non so se avremmo dovuto fare qualcosa di diverso in occasione della Safety Car. In quel momento noi piloti non abbiamo idea di dove sono le altre macchine. Quindi quando il team mi ha lasciato scegliere non sapevo cosa fare. Sono loro che devono dirmi cosa fare, è il loro lavoro. Davvero non capisco".
Il rapporto con il team è ai minimi storici, i risultati non aiutano e il futuro è nebuloso. Con buona pace di Toto Wolff che cerca di fare da paciere, senza però grandi risultati...