Charles Leclerc non è e probabilmente non sarà mai Michael Schumacher ma la sua maturazione è sotto gli occhi di tutti, a livello di risultati ma anche di personalità.
Il fatto che non si sia infuriato dopo il ritiro del Montmelò e abbia anzi rincuorato i meccanici, in qualche modo responsabili del suo zero in classifica, la dice lunga su come sia cambiato.
Il motivo è stato svelato dal diretto interessato: "Questo inverno Binotto mi ha spiegato alcune cose su Michael Schumacher, su come ha influenzato la squadra e su come ha spinto tutti per migliorare la professionalità. Si sente ancora il segno che ha lasciato sulla Ferrari".
Binotto non era team principal ai tempi di Schumacher ma ricorda molto bene tutto quello che è successo in Ferrari in quegli anni e l'obiettivo è ripeterlo, ricostruendo pezzo dopo pezzo, senza lasciare nulla di intentato.