Ok, siamo ai blocchi di partenza di questa stagione calcistica estremamente discussa per vari aspetti, dai diritti tv e cambiamenti interni a Dazn, all’inizio del nuovo format della Superchampions, passando per il solito calciomercato che ancora crea turbolenze. Ma chi è la favorita del campionato di serie A 2024-2025? Questa è la domanda che ci si pone già alla fine della stagione precedente, un po’ come se chi si occupa di calcio fosse Nostradamus. No, noi non lo siamo, ma vogliamo cercare di analizzare come si sono mosse le big e quali potrebbero essere, invece, le sorprese. Partiamo da un assunto, e chi scrive è interista, anzi, per la precisione intersessuale: l’Inter e Simone Inzaghi sono svantaggiati perché hanno tutto da perdere e una parte, soprattutto in Europa, da guadagnare. Si devono riconfermare, non solo perché ora portano sul petto la seconda stella, ma perché lo scorso anno hanno fatto un’impresa in Italia e la squadra, oltre a essersi compattata (mancherebbe solo un centrale in difesa per il mister), non ha perso nessuno dei suoi, anzi, ha anche rinnovato per 9 milioni l’anno il capitano Lautaro Martinez e sembra che Beppe Marotta e Piero Ausilio stiano assestando il colpo di Palacios, provando a chiudere l’operazione del difensore argentino a 6 milioni, cercando di ripetere l’operazione Bissek della scorsa stagione.
Le dirette avversarie sembrano il Milan di Fonseca, che ha dichiarato di puntare allo scudetto (un po’ meno scaramantico di Stefano Pioli) e il Napoli di Antonio Conte, oltre alla Juventus di Thiago Motta che, però, non lascia tranquilli i bookmakers visto il mercato ballerino, dettato soprattutto dall’assenza dell’attaccante Federico Chiesa, fuori dal progetto Juventus per espressa volontà dell’allenatore. Motta che, però, tramite il ds Giuntoli, potrà a breve contare nella sua rosa sul centrocampista, ormai ex Atalanta, Koopmeiners. Operazione onerosa che suona 60 milioni. E il mercato del Napoli invece? Beh, prima di tutto va analizzata la figura di Conte: lui si sa che è un vincente, un uomo che non sceglie le nuove sfide a caso, che non allenava da marzo del 2023, e che ha voluto la squadra partenopea perché per lui appare quasi come un muro invalicabile. Ha davanti a sé il fantasma di Luciano Spalletti, l’uomo che Napoli l’ha dipinta, di nuovo, di azzurro dopo più di trent’anni, con la coppia d’attacco formata da Victor Osimhen e Khvicha Kvaratskhelia, che insieme hanno fatto, nella stagione 2022-2023, un totale di 38 gol e 17 assist in sole 38 partite. Tutto ciò con l’aiuto di un fenomenale Di Lorenzo, un insormontabile Kim e le geometrie di Lobotka. C’è una domanda che aleggia e a cui non troviamo una risposta: Osimhen andrà via, ma come può pensare Antonio di sostituire un goleador come Victor con Romelu Lukaku?
È vero che tra l’attaccante e l’allenatore c’è un gran feeling, che Conte lo ha voluto fortemente all’Inter nell’anno della Lula, ma è altrettanto vero che Lukaku, dopo le due stagioni di exploit nerazzurro è stato molto poco decisivo, tanto che lo scorso anno era un giocatore in cerca d’autore, che si palleggiavano Juventus, Milan e Roma, con il Chelsea che non lo voleva più. E a Roma? Nemmeno Josè Mourinho è riuscito a tirare fuori il meglio da lui, qualche miglioramento si è visto solo con Daniele De Rossi, che però quest’anno ha preferito puntare su altri nel medesimo ruolo. Altri che portano il nome del centravanti Artem Dovbyk, affiancato all’esterno da Matias Soulé. Resta, per la Roma, l’incognita Paulo Dybala, su cui proprio DDR è stato chiaro “nessuno è indispensabile”: questo è stato un messaggio da vero leader, ed è per quello che la Roma, che secondo molti non farà più del “solito”, potrà risultare, invece, una squadra molto scomoda durante questa stagione. Perché hanno un uomo in più e quell’uomo si chiama Daniele, viene da Ostia e il suo motto non detto è “testa bassa e pedalare”. Proprio lui che è arrivato da traghettatore, che si pensava dovesse gestire la Roma solo per qualche partita, è riuscito da ex capitano di quella squadra a far innamorare di nuovo Roma e i romanisti, a lasciare importanti segni sul campo, a non essere felice per un settimo posto ma giustamente incazzato. De Rossi è l’X-Factor che ha la Roma per tornare a competere sul serio e occhio a sottovalutarla come avversaria.
Altre due squadre che hanno fatto un calciomercato molto interessante sono l’Atalanta e la Fiorentina. Da Bergamo, al momento, non sono arrivate cessioni importanti, al di là del probabilissimo Koopmeiners, ma ci sono stati innesti come Retegui, il riscatto per 22 milioni di De Ketelaere, l’inserimento dalla Premier di Godfrey in difesa che potrebbe rivelarsi una sorpresa, e Zaniolo, in arrivo in prestito dal Galatasaray. Quella di Nicolò è una scommessa a tutti gli effetti: ora il giocatore è infortunato al tendine, ma avrebbe scelto di andare nel bergamasco proprio perché consapevole che Gasperini, per quanto possa non stare simpatico ai più, sappia far resuscitare quasi chiunque. E lui, diciamolo, ne ha davvero bisogno. All’appello non manca la Fiorentina, appunto, che ha preso Gudmundsson per 30 milioni e il trequartista Colpani a 18, oltre ad aver rinnovato la coppia d’attacco con l’arrivo Moise Kean al fianco del già presente Beltran e l’innesto di De Gea tra i pali. Si è parlato molto anche dell’arrivo del Como in Serie A, non solo ovviamente per lo stadio spettacolare fronte lago, ma anche la ricchissima proprietà che avrebbe intenzioni molto serie con il club, ma è difficile capire come si adatterà dal punto di vista del gioco nel panorama delle big. Altra sorpresa? Attenti alla Lazio, che quasi mai viene considerata pericolosa, ma quest’anno, a partire dal cambio dell’allenatore con l’arrivo di Baroni ha fatto un serio turnover in rosa. La piazza importante del calcio potrebbe non essere più solo Milano, ma Roma si candida come concorrente temibile e da non sottovalutare.