Danilo Petrucci ha cominciato alla grande la sua avventura americana. La doppietta di Austin ha confermato che la nuova vita dell'ormai ex pilota MotoGp è questa. Almeno per ora, in attesa di avventure ancora diverse in giro per il mondo.
"Sì, la mia Terni mi manca un sacco ma adesso la mia casa è questa. Ho preso dimora non lontano da Philadelphia, in una situazione decisamente campagnola. Affanciandomi alla finestra, vedo un campo da golf. Non credo di essere portato ma ci proverò. Il mio nuovo soprannome è handyman, tuttofare. In effetti negli ultimi tempi ho fatto di tutto dall'Enduro alla Dakar, dal cross al MotoAmerica. Se penso che l'anno scorso durante la MotoGP, volevo smettere...".
Petrucci, intervistato dal Corriere dello Sport, è entrato nel dettaglio di quanto successo qualche mese fa. "Nel 2021 ero saturo, esausto, scarico. La MotoGP è spietata: due decimi in più possono decidere l'esistenza del pilota. Ho amato la MotoGp ma a un certo punto pesava anche l'atteggiamento: sempre impostato, conforme alle regole, al limite della non spontaneità. Ho tenuto duro, però io sono diverso. Quando ho realizzato, ho deciso: basta così. Danilo Petrucci non può continuare in questo modo. Danilo Petrucci ha bisogno di vivere in modo differente".