Una strategia difensiva “surreale”. Di cosa parliamo? Della difesa di Andrea Sempio, attualmente indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, così definita su Libero da Giovanni Jacobazzi. Secondo il giornalista se la procura di Pavia riuscirà a dimostrare che è lui il responsabile del delitto, Sempio dovrà anche “ringraziare” i suoi avvocati. Una provocazione, così l’ha definita il giornalista su Libero, sottolineando però come le mosse dei legali di Andrea Sempio non siano “sempre risultate così comprensibili”. L’avvocato Angela Taccia ha pubblicato un post su Instagram, che ha attirato l’attenzione e che è stato criticato anche dall’Ordine degli avvocati: “Guerra dura senza paura, Cpp I love you”. Un gesto che sembrava quasi un “auto-esaltarsi” per non aver voluto far sottoporre il suo assistito all’interrogatorio dei pm. Non si parla solo dell'avvocato Taccia, ma anche dell’altro difensore di Andrea Sempio, Massimo Lovati. L’avvocato ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui si è “lanciato a ipotizzare, come scenario all’interno del quale sarebbe avvenuto l’omicidio di Chiara Poggi, complotti e piste sataniche”.

Secondo l’avvocato Lovati, Chiara Poggi sarebbe stata a conoscenza, secondo quanto riportato su Libero, di “segreti indicibili legati a degli esorcismi che sarebbero stati praticati al Santuario che si trova vicino al paese dell’omocidio, e anche a dei casi di pedofilia avvenuti alla periferia di Garlasco”. Accuse piuttosto pesanti, riportate dall’avvocato Lovati senza elementi di prova, ma affermando che è “una mia teoria, ma non posso dimostrarla”. L’avvocato Lovati si sarebbe poi anche messo “nei panni di Stasi”, spiegando che anche lui sarebbe a conoscenza del fatto, ma non avrebbe “mai rivelato per paura, poiché se l’avesse fatto sarebbe stato a sua volta ucciso”. Nell’intervista rilasciata a La Repubblica, l’avvocato Lovati ha anche parlato del suo assistito, Andrea Sempio, spiegando perché è impossibile che sia lui l’assassino di Chiara poggi. Secondo il legale, Sempio sarebbe innocente perché essendo “comunista” di “disadattato” non poteva avere frequentazioni con ambienti religiosi, facendo riferimento al santuario dove si sarebbero svolti riti satanici e messe nere.
