Droga, escort e soldi. Non è un film, ma la realtà milanese che emerge dal caso di Davide Lacerenza e Stefania Nobile. Il primo è un imprenditore e volto noto de La Zanzara, la seconda è la figlia di Wanna Marchi. Entrambi sono finiti ai domiciliari con varie accuse, dall’autoriciclaggio (si ipotizza il trasporto di 80 milioni di euro in Albania) al favoreggiamento alla prostituzione. Una ragazza coinvolta sarebbe anche minorenne. Le carte raccontano di clienti disposti a spendere cifre folli per le serate alla Gintoneria: uno dei più assidui avrebbe speso 641mila euro in tre anni. Il privè La Malmaison, invece, veniva usato per consumare rapporti sessuali e fare uso di stupefacenti. Sembra che tra i frequentatori ci siano anche un finanziare, che scambiava informazioni con consumazioni, e un “sindaco ricco”, oltre a “gente di Dubai”. La Guardia di finanza è entrata in azione quando ha notato le transazioni da decine di migliaia di euro con causale “champagne”. Lacerenza si è raccontato nel libro Vergine, single e milionario, pubblicato da Sperling & Kupfer. In un'intervista del 2020, ripresa anche da Selvaggia Lucarelli, l'influencer parla di come ha deciso di scrivere il testo: “È capitato per caso. Parlando con Gabriele Parpiglia ho deciso di raccontare la mia storia di imprenditore”.


Nel libro Lacerenza racconta della sua carriera, culminata con il ruolo di amministratore della Ginto Eventi srl e nella Gintoneria: gli inizi, invece, sono ai mercati di frutta e verdura, dove l’influencer lavora per aiutare i genitori. In un’intervista dell’agosto del 2020 ha detto di essersi poi spostato in una zona periferica di Milano: “Ho iniziato a lavorare in un locale in cui i tavoli erano pochi e l’affitto era basso. Mi sono messo a fare il lavapiatti e servivo i tavoli. Ogni volta mentre la sera sono seduto a bermi un Dom Pérignon osservo i ragazzi che lavorano come camerieri pensando che anche io sono partito da lì”. Si parla anche degli eccessi, delle dipendenze, delle contraddizioni dei social e delle notti milanesi nel suo locale. Qualcuno ha fatto notare che nelle carte dell'inchiesta si parla di un giornalista indagato, le iniziali sono G.P., con cui Lacerenza avrebbe scritto un libro. Di chi si tratta? Ora le indagini proseguiranno e di certo emergeranno maggiori dettagli.
