Da anni divulgatrice sessuale attraverso il suo blog “Plug the Fun”, in cui affronta tematiche legate alla consapevolezza di sé e della ricerca del piacere, Marta Tenshiko è un’esperta di Bondage e Shibari. Pratiche, queste, estremamente simili tra di loro: versione Occidente vs versione del Sol Levante.
E noi abbiamo intervistato la moderna Virgilio (con buona pace di Dante), che accompagna allievi e spettatori dei suoi show privati verso “luoghi oscuri e nascosti del proprio io”, paesaggi nascosti che lei in prima persona conosce benissimo, avendo abbracciato ormai anni fa il mondo delle legature sia dal punto di vista della “bottom” (chi viene legata), che della “rigger” (chi lega). Dal suo racconto traspare una profonda conoscenza dell'argomento, nata dallo studio e dalla volontà di approcciare in modo differente tutto ciò che riguarda la sessualità, e che condivide con la sua community, senza alcun filtro.
Partiamo dalla domanda più banale del mondo: cos'è lo Shibari?
Lo Shibari è il Bondage, inteso alla maniera giapponese. Il Bondage in generale riguarda la costrizione: anche se blocco le tue mani sto facendo bondage, ti sto "costringendo". Lo Shibari è una tecnica di legatura che viene dal Giappone, e che in origine veniva usata principalmente per immobilizzare i prigionieri che venivano arrestati.
Come si è passati da "uso le corde per legare dei prigionieri", a "uso le corde per legare mia moglie perché la amo tanto"?
Secondo me è andata come per tutte le altre fantasie: nascono da un contesto che non c'entra niente con la sfera erotico/sessuale e si trasformano poi con la fantasia, soprattutto perché, volenti o nolenti, non ci piacciono le cose convenzionali. E le fantasie possono nascere da qualcosa di originariamente negativo, come ad esempio dallo scenario “donzella rapita dal cattivo”, e così, dalla scena del prigioniero si arriva a qualcosa di più vicino all'erotico. Abbiamo testimonianze fotografiche di tale Ito Seiyu che prendeva la moglie, la legava e ne fotografava le espressioni: quando era costretta dalle funi, e queste espressioni erano di piacere. Da lì è un po' nato tutto, lui è stato il primo a fotografare, a dare il via allo Shibari come pratica legata all'erotico. Prima si imparava guardando, soprattutto sui set porno.
Veniva usato solo per il porno?
Tendenzialmente veniva usato soprattutto per produrre immagini e video porno. Poi noi, ovvero la cultura europea (e in parte anche loro), abbiamo ripulito e ingentilito il tutto; è Il motivo per cui è diventato mainstream. E questa ripulitura, da parte dell'Europa e dell'America, l'hanno resa una pratica meno spinta. I Giapponesi producevano e tuttora producono porno col Bondage.
Dalle nostre parti quando ha preso piede lo Shibari?
La prima performance di un giapponese risale al 1998, praticamente ieri. Non che prima non si facesse, però diciamo che il bondage occidentale era fatto con corde di cotone, manette, scotch. Il ‘98 può essere considerato uno spartiacque, grazie allo show di questo maestro giapponese e a una serie novità su questioni tecniche e di messa in sicurezza. Diciamo che a quello i giapponesi non badavano molto.
Ogni volta che digito "Shibari" su Google, mi vengono fuori solo foto di donne legate. È anche una pratica maschile o solo femminile?
Chiunque può farsi legare, ma nell'immaginario collettivo, soprattutto sui social, è la donna che viene legata, che si mostra di più. Sono molti gli uomini che vogliono farsi legare, ma faticano a trovare qualcuno disponibile a farlo. Socialmente forse è meno accettato un uomo che dice “mi faccio sottomettere, mi faccio legare", la nostra società non lo "tollera".
Se volessi provare l'esperienza, ma il mio partner non è preparato, che si fa?
Su Internet esistono corsi o eventi dove puoi semplicemente guardare, per curiosità, cosa che io raccomando sempre. Su Milano, Roma, Torino ci sono molte occasioni. Ma legare semplicemente due polsi al letto con un foulard è già Bondage. Per trovare noi nello specifico, basta cercarci su Google. In questo modo si ha la possibilità di diventare una bottom, e in un luogo come il nostro poi è facile trovare qualcuno con cui portare avanti il percorso dello Shibari.
Quanto c'entra col sesso?
Se con sesso intendiamo la penetrazione, molto poco. Perché non è per forza relativo a quello. Però è una pratica erotica, non è una passeggiata al parco insieme. Bisogna essere sinceri da entrambe le parti. Non stiamo facendo yoga.
È una pratica tendenzialmente di coppia, quindi?
Sì, si crea una certa complicità, un’intimità. E la sincerità di ammettere che c'è una forte componente erotica; il sesso poi può esserci o non esserci, non è quello il focus dello Shibari in sé.
Alla base del "mi faccio legare" cosa c'è?
Il desiderio, la voglia di avvicinarsi a qualcosa di costrittivo. Deve piacerti cedere il controllo a qualcun altro, il desiderio (soprattutto dopo un certo livello) di navigare in fantasie un po' più scure. Quando sei legata, la respirazione è affaticata, il corpo si stanca, quello che fai quindi è iniziare a cedere, ed entrare in qualcosa più di pancia. Ovviamente è una scelta, nessuno ti deve obbligare.
Cosa prova un rigger (colui/colei che lega)?
Intanto il piacere più grande è nel sentire qualcuno che si affida a me, e per qualcosa di intenso che stiamo affrontando insieme. Piace il fatto che ci sia qualcuno che mi dà fiducia, che dica: "ok mi metto nelle tue mani, fai di me ciò che vuoi." Dall'altro lato c’è il piacere di mettere in difficoltà questa persona, la vena sadica che porta a voler accompagnare quella persona in un luogo più scuro della mente.
Farò una domanda ovvia, ma la sospensione non è tremendamente dolorosa?
Il dolore dipende dalla tua percezione, c'è chi sublima quel dolore in piacere. È molto soggettivo.
Più è stretto il nodo, meno è pericoloso, giusto?
Più si è stretti più si è stabili. Ti sentiresti sicura ad andare in montagna con l'imbracatura lenta? È la stessa cosa, il concetto è molto simile. Se la corda non è stabile e ti sospendo, la corda si muove e finisce dove non dovrebbe: ad esempio, sulle terminazioni nervose.
I nodi principali dello Shibari quali sono?
Il nodo piano e quello incrociato, che è il nodo dei lacci delle scarpe.
Perché guardarlo?
Tanti hanno piacere a guardare una situazione come il Bondage o lo Shibari.
Ti posso chiedere di raccontarci alcune delle situazioni più surreali, al limite del tragicomico, che hai visto frequentando questo mondo?
Ce ne sono due che mi vengono subito in mente. La prima me l'hanno raccontata, non l'ho vissuta in prima persona, ma è rimasta nella storia: questa persona (un rigger) ha organizzato un evento, stava legando una bottom e lei è svenuta, e lui preso dal panico è scappato.
A me, invece, è successo che durante una performance privata per una coppia durata 40-50 minuti, in cui io ero completamente legata, la lei della coppia sul finire scappa via. Il lui, di fronte alla nostra perplessità, ha commentato con un "no è normale". Dopo scopriamo che era andata via perché si era sentita troppo coinvolta, e aveva bisogno di staccare. Sul momento è stato però un po' particolare e straniante.