Il Dna di Louis Dassilva, al momento l’unico indagato per la morte di Pierina Paganelli, non è presente sui vestiti della vittima e nemmeno sulla scena del crimine. Pierina, ricordiamo, è stata uccisa con ben 29 coltellate nell’ottobre del 2023 nel garage della palazzina in cui abitava a Rimini in via del ciclamino. Il movente che l’accusa attribuisce a Louis è l’eventualità di dover mettere fine alla relazione extraconiugale che intratteneva con Manuela Bianchi, nuora della vittima. Tutti i protagonisti di questa macabra storia risiedono nel medesimo palazzo. Un giallo, si ipotizza, quasi a chilometro zero. Eppure, ora, l’assenza del Dna dell’unico sospettato potrebbe mischiare di nuovo le carte. Chi è che ha ucciso Pierina?
Altro accertamento in attesa di riscontro, dopo l’analisi dei 34 reperti, è l’incidente probatorio sul video che, secondo l'accusa, sarebbe la prova regina che collocherebbe Louis sulla scena del crimine. Un video ripreso dalle telecamere della farmacia nelle vicinanze del palazzo in cui si è consumato l’omicidio. Un video in cui Emanuele Neri, un altro vicino di Pierina, dice di riconoscersi. Chi è allora la figura che si vede camminare? Davide Barzan, il consulente e criminalista che segue Manuela Bianchi, ha commentato l’esisto di quest’ultimi accertamenti: “Su tutti gli oggetti esaminati dal perito non ci sono inoltre tracce di Dna degli altri protagonisti di questo giallo che da circa due anni è al centro di talk e programmi di approfondimento. Non ce ne sono della nuora di Pierina, Manuela Bianchi, né di suo fratello Loris e neanche della moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci (moglie di Louis Dassilva ndr)”. E ancora: “Come abbiamo sempre sostenuto, né Manuela né Loris sono collocabili sulla scena del crimine perché non è presente il loro Dna. Manuela inoltre è persona offesa. Una prova in più che loro, i quali hanno sempre detto la verità, sono del tutto estranei ai fatti”.