Dopo le accuse di violenza sessuale nei suoi confronti e verso il marito Nello Trocchia, inviato del quotidiano Domani, Sara Giudice ha deciso di raccontare la sua versione al Fatto Quotidiano. In questi giorni la delicata vicenda che coinvolge lei e il marito è emersa dopo un’indagine de La Verità che ha evidenziato la denuncia di stupro, aggravato dalla presenza di alcool o droga – e in particolare ghb, ovvero la “droga dello stupro”, almeno stando al racconto della vittima - ai danni di una collega più giovane, di cui per il momento non si conosce l’identità. Il pm ha chiesto l’archiviazione del caso, le cui dinamiche restano ancora da chiarire, ma Sara Giudice, ex volto di Piazzapulita su La7, ha voluto smentire personalmente il racconto della sua accusatrice, dicendo di aver provato “profondo dolore” nel leggere della violenza attribuita a lei e al marito, laddove la vittima, per lei, sarebbe stata solo una collega e amica “simpatica e allegra”, invitata alla sua festa di compleanno.
Secondo le dichiarazioni di Sara Giudice, emerse in un'intervista rilasciata a Selvaggia Lucarelli, tutto sarebbe accaduto nel 2023 in un pub, dove conferma ci siano effettivamente state delle effusioni con la collega - in particolare baci - sia nel locale, che successivamente nel taxi di ritorno a casa in compagnia di Nello Trocchia, ma che non solo si sarebbe trattato di baci in cui la presunta vittima “era d’accordo”, ma anche che sarebbe stata proprio lei a iniziare. “Lei si avvicina e mi dà un bacio. L’ho ricambiata in allegria” racconta Giudice, aggiungendo che “era un gioco ma l’ho condiviso volentieri, mi è anche piaciuto. Ero anche un po’ stupita di me perché era la prima volta che mi succedeva con una donna” apparendo stranita dalla ricostruzione circolata sui giornali.
Secondo il racconto della presunta vittima invece, durante la serata le sue condizioni si sarebbero alterate dopo aver assunto un drink, che a suo dire conteneva ghb, dopo il quale si sarebbe sentita confusa e stordita, perdendo la lucidità. Sara Giudice, tuttavia, smentisce: “Tutti eravamo euforici, ma lucidi”, aggiungendo che quando ha letto delle notizie sulla presenza di ghb avrebbe “pensato le cose più brutte: a una trama, qualcosa di più grande di noi”, dicendo di non sapere nemmeno come sia fatta quel tipo di droga e di aver subito avuto voglia “di sfogarsi per l’ingiustizia che stavo vivendo”. Cosa avrebbe fatto però, allora, Nello Trocchia? Anche in questo caso ci sono due ricostruzioni completamente opposte.
La vittima ha racconta di aver ricevuto avance anche da lui, che le avrebbe detto “Io e te dovevamo stare insieme anni fa” oltre ad avventarsi su di lei, insieme alla moglie, una volta sul taxi, dandole ordini come “tu stasera non puoi tornare a casa, devi venire su da noi” e le avrebbe messo persino la mano sopra la sua erezione - il condizionale è d'obbligo, anche perché si tratta di accuse che, se fossero vere e dimostrate, sarebbero gravissime. Sara Giudice sostiene invece che siano tornati in taxi tutti insieme perché vivevano vicini, e che la stessa accusatrice avrebbe espresso la preferenza di tornare con loro, baciandola nuovamente. Alla domanda “Nello cosa faceva?” di Selvaggia Lucarelli, Giudice ha infatti risposto: “Ci guardava, è una delle persone più rigide che conosca, impacciato con le donne. Poi prende coraggio e chiede se può baciarla. Lei dice: faccio quello che dice Sara. Io: fate come volete” cui sarebbero seguite effusioni consensuali tra tutte tre, dopo cui, però la vittima – o accusatrice – se ne sarebbe andata via con lo stesso taxi, senza polemiche o esternazioni particolari. Il tassista di quella notte, interrogato, riferisce solo di aver notato effusioni tra tutte tre, dove "l'uomo avrebbe chiesto il permesso alla moglie".
“A me dispiace per lei, ho rispetto sacrale per le vittime di violenza, ho provato dolore per quella bugia. Ero travolta da ciò in cui io stessa credevo. Come se le mie battaglie si fossero ritorte contro. Non voglio fare vittimismo, ma il mio era dolore per quella causa che veniva sminuita.” ha commentato Sara Giudice, sostenendo anche che l’indagine sul caso uscita proprio su La Verità, quotidiano notoriamente di destra, potrebbe essere un attacco verso di lei e Nello Trocchia, dovuto alle loro inchieste su diversi temi di politica e in particolare al suo lavoro a Piazzapulita. “Se ci fosse un mandante politico però saprebbero che stai per sbarcare in Rai, nel programma di Monteleone” le ha però risposto Selvaggia Lucarelli, dove Giudice ha allora aggiunto “forse (i giornalisti de La Verità) non lo sapevano”. Cosa sia accaduto davvero quella notte e come si concluderà questa torbida vicenda non è dato sapere, ma Sara Giudice si augura in futuro di chiarire con la sua collega: “La vorrei incontrare e chiedere perché? Parliamoci, lo sai anche tu che nessuno ti ha fatto violenza. Ti sei pentita? Ci sta. Ma la crisi di conformismo oil pentimento sono un’altra cosa, non si possono mischiare i piani”.