Vera Gemma come Elon Musk: ospite da Giuseppe Cruciani e David Parenzo alla Zanzara di Radio 24 si accende una canna in studio e se la fuma. Un atto di protesta contro il nuovo codice della strada e le restrizioni aggiunte per quanto riguarda il consumo di sostanze stupefacenti. Con le nuove regole, infatti, le forze dell’ordine in fase di controllo non dovranno più dimostrare che la persona sia stata sopresa a guidare in evidente stato di alterazione psico-fisica, ma basterà un test che certifichi l’assunzione di marijuana per comminare una sospensione della patente fino a tre anni, oltre ovviamente alla sanzione pecuniaria. L’assurdo è che il test può rilevare anche una canna fumata una settimana prima, senza che questa abbia ovviamente effetto sullo stato attuale dell’autista che viene fermato. Vera Gemma è a favore della cannabis, ma soprattutto è contro questa idea di retroattività dell’esame. A buona ragione, si potrebbe dire che Vera Gemma fuma ma gli sballati sono i legislatori. L'attrice e amica di Asia Argento è incazzatissima con le leggi assurde, in particolare con il codice della strada: “Se ti fai una canna una settimana prima ti viene ritirata la patente”, e su questo è d’accordo anche con Cruciani. Parenzo prova a stuzzicarla e a difendere il nuovo codice della strada, dicendo che “la signora Gemma non ha mai guidato una macchina in vita sua, ma si è sempre fatta portare in giro da autisti, amanti, amichetti e amichette”. Vera ribatte che lei, pur non avendo mai preso la patente, lotta per la difesa delle libertà individuali, e questo rende ancora più ammirevole il suo intervento.
Perchè uno non si può fare una canna il giorno prima di guidare la macchina? L’effetto non dura così a lungo, e la domanda è legittima è sensata, molto più di quello che impongono le nuove regole al popolo della strada, e su questo concordano sia Giuseppe Cruciani che Vera Gemma, che fino a questo punto sembrano andare d’amore e d’accordo durante la puntata della Zanzara. Il problema scoppia quando, appena dopo aver detto all’unisono che fumare una canna ieri non influisce sullo stato psicofisico di oggi, l’attrice e figlia di Giuliano Gemma passa dalla teoria alla pratica: tira fuori un cannone, prende l’accendino e inizia a spipacchiare dentro alla radio di Confindustria: “In onore a Salvini mi accendo una canna”. Cruciani, padrone di casa, ovviamente sbotta: “Ma non si può fumare in studio! Suona l’allarme! Musica, ma che caz*o!”. Vera prova a passarla al conduttore, che rifiuta di fumarla ma chiede delucidazioni sul condimento messo dalla star dentro la cartina. Parenzo sembra più sul pezzo e le domanda se sia cioccolata, sbagliando: “Si tratta di erba”, risponde l’attrice. Cruciani insiste per fargliela spegnere, Vera Gemma chiede ancora un ultimo tiro che le viene concesso, per forza di cose, per poi spegnere la canna e rimetterla in borsa. A questo punto Crux si trasforma in Vittorio Brumotti e le chiede: “Dove l’hai comprata l’erba, dallo spacciatore?”, ma Vera non cede all’infamata e spiega: “Me l’ha portata un amico, in albergo. L’ho presa apposta per venire qui in studio a contestare questa legge assurda e a difendere le libertà individuali”. A Cruciani l’aroma comunque non dispiace: “C’è un odore avvolgente in studio”, commenta, ma quanto l’avrà pagata l’erba Vera Gemma? “Poco”, spiega lei stessa, “con 10 euro ti fai due o tre canne e va bene così. Io comunque non la compro mai: ce l’hanno sempre quelli che stanno con me. I miei fidanzati, a turno, hanno sempre rollato una bella canna per me. Io non sono nemmeno capace di farle, quindi ho sempre bisogno di qualcuno che me le prepari. Come Ornella Vanoni che vuole la badante che gli gira i cannoni: io le faccio fare ai fidanzati”.
A proposito di fidanzati: Giuseppe Cruciani chiede a Vera Gemma se sia meglio fare ses*o sotto l’effetto di cannabis, ma la risposta veleggia altrove: “Diciamo che ti dà quel senso di rilassatezza, però io sono quattro o cinque mesi che non vado a letto con qualcuno”. “Quindi lei va avanti a masturbazione?”, spinge il conduttore, su un tema a lui caro e ricorrente durante le puntate della Zanzara. “Assolutamente sì. Il problema è che non mi piace nessuno”, risponde l’attrice, e l’intervista si sposta verso un altro tema: la violenza sulle donne. “Sono già in causa per certe affermazioni che avevo fatto sulla violenza, ma quello che volevo dire era che è bello essere presa con una certa grinta da un vero maschio. Di certo non volevo incoraggiare le aggressioni contro le donne. Questo comunque è un tema che, purtroppo, sta diventando una prosopopea e un fenomeno più di moda che di denuncia. Ormai sembra che se non parli di violenza sulle donne non sei degna di andare in televisione, di stare su Instagram o sui social. Le varie soubrette che fanno i video in cui dicono cose come ‘lo so che hai paura, dillo a tutti cosa ti è successo’ lo fanno per moda, per essere politically correct, ma in realtà non gliene frega un caz*o alla fine. Il vero problema sono le leggi, ma nessuno ne parla. Protestate per le cose per cui vale la pena di farlo, e non per moda”. Chiuso il collegamento, e chissà se negli studi di Radio 24 c'è ancora odore di canna.