Se in Formula 1 i tifosi della Rossa sono costretti a impegnarsi per guardare il bicchiere mezzo pieno, concentrandosi sugli sviluppi nella scuderia rispetto a un disastroso 2020 piuttosto che ai comunque modesti risultati di un anno difficile, il campionato WEC e la storica 24 Ore di Le Mans regalano emozioni molto diverse.
E' una storia di soli successi infatti quella raccontata quest'anno nel corso della 89esima edizione della storica competizione Endurance dalla casa di Maranello, con la Rossa grande vincitrice delle due categorie GT, il miglior aperitivo possibile per il grande ritorno nel 2023 della scuderia nella classe regina di Le Mans, quella delle Hypercar, attualmente dominata - quasi in solitaria - da Toyota.
Una storia di successo che parte dal via: il presidente John Elkann ha avuto l'onore di essere invitato a Le Mans come sbandieratore al via, una tradizione della storica gara che spetta a grandi personaggi del mondo dei motori e un importante segno sul ruolo che Ferrari tornerà presto ad avere nel campionato WEC.
Aspettando la rivoluzione delle Hypercar i tifosi del Cavallino si sono comunque goduti una 24 Ore tinta di rosso: la Ferrari 488 GTE Evo numero 51, della tripletta composta da James Calado, Alessandro Pier Guidi e Come Ledogar, ha dominato la classe GTE Pro mentre in GTE Am ha tagliato il traguardo per prima la 488 GTE Evo numero 83, portata al successo da Nicklas Nielsen, Francois Perrodo e Alessio Rovera.