Fernando Alonso non è contento. Di sé stesso, dei suoi risultati in pista, e della preparazione che gli è stata concessa dalla FIA per arrivare, al via del campionato, il più in forma possibile.
Un problema che stanno riscontrando anche tutti gli altri piloti che, alla fine del 2020, hanno cambiato scuderia. Per loro infatti solo tre giorni di test prestagionali in Bahrain, da dividere con i colleghi della squadra, per un totale di un giorno e mezzo in pista, certo non sufficiente per arrivare preparati alle prime gare dell'anno: "Quando vai al Roland Garros o a Wimbledon, ti alleni molto prima, familiarizzi con il terreno, alle caratteristiche di quel torneo. Qui si hanno dato solo tre giorni di test in Bahrain, un giorno e mezzo per ogni pilota, e poi si corre in campionato. Dunque ogni gara è una nuova esperienza".
Alonso non cerca però scuse, consapevole di dover lavorare sulle proprie prestazioni: “Mi sto adattando alla vettura, ma non può essere una scusa per me. È abbastanza ovvio che ogni giro che facciamo come piloti ci sentiamo più a nostro agio. Ma questo non vuol dire poi molto: semplicemente, non ho fatto una buona prestazione. Devo essere più preparato e più pronto la prossima volta. Non importa se hai poco tempo per prepararti alla macchina, cercherò di essere migliore la prossima volta. Ho cambiato molte volte squadra. Ho anche cambiato categorie e serie diverse nel motorismo, e so che c’è sempre un periodo di adattamento. Non ero al livello giusto questo fine settimana, ma lo sarò a Portimao".