Aleix Espargaró è salito sul terzo gradino del podio del Gran Premio di Spagna della MotoGP. Un bel risultato che ha però una conseguenza non da poco: significa infatti la fine delle concessioni per l'Aprilia.
La perdita di qualche privilegio non da poco rispetto agli avversari però è stata vissuta come un riconoscimento del lavoro fatto finora dal pilota spagnolo, in corsa addirittura per il titolo mondiale. "E' un onore. Le perdiamo perché la nostra moto è al livello delle migliori, significa che abbiamo le stesse armi degli altri, a Noale sono bravissimi".
"Sono contento e felice - ha aggiunto il fratello di Pol -. Ce lo siamo guadagnati. Sono stato quasi più commosso da questo podio che dalla vittoria in Argentina, perché quello che stiamo ottenendo è incredibile. Mi sono ricordato di quando ero piccolo e venivamo qui a Jerez, ai campionati regionali. E una vita dopo riesco a lottare per il Mondiale MotoGP".
“Penso che sarei potuto stare dietro a Fabio e Pecco, almeno per qualche giro. E poi avrei avuto una gara molto più tranquilla. Ma a causa della frizione ho dovuto lottare molto fino alla fine perché non potevo sorpassarli, era impossibile. Non tutto può essere perfetto, dobbiamo lavorare con la frizione", ha concluso.