Talento, dedizione, passione e un cognome che, in Formula 1, funziona come un passepartout per aprire tutte le porte migliori. Mick Schumacher ha le carte in regola per diventare una delle pedine più interessanti da muovere nel mercato piloti dei prossimi anni e la Ferrari, che lo ha cresciuto nella Driver Academy e che con la sua famiglia ha un rapporto personale molto importante, dovrebbe ricordarselo bene.
Dopo un primo anno in Formula 1 infatti il figlio del sette volte campione del mondo è cresciuto notevolmente, dimostrando ciò che già si era visto nelle serie minori: Mick non è un talento purissimo, come invece era il padre, ma lo studio e la perseveranza lo aiutano a migliore, trovando sempre la chiave giusta di lavoro e arrivando a un livello davvero notevole.
Qualità che le scuderie amano ricercare nei più giovani talenti, così da poter costruire con loro un progetto a lungo termine.
Per la Ferrari quindi si apre un grande dilemma: quanto tempo Schumacher vorrà restare ancora nella scuderia Haas, a lottare nelle retrovie molto lontano dalla zona punti? Da Maranello sono pronti a sostituire uno dei due piloti dell'attuale squadra - che insieme sembrano lavorare così bene - per rischiare tutto e riportare uno Schumacher in Ferrari? Ma soprattutto: se non lo faranno, Mick aspetterà pazientemente al suo posto?
Se il giovane Schumacher dovesse stancarsi di aspettare, negli altri team già lo osservano: Jost Capito, team principal della Williams, non ha nascosto di tenere sott’occhio il tedesco nonostante il suo legame con Ferrari.
"Devo dire che Mick sta facendo un ottimo lavoro - ha detto Capito alla tedesca RTL - E’ al suo primo anno in F1, ma il modo in cui gestisce le situazioni, si rapporta alla squadra e per come si comporta è assolutamente di livello. E’ un pilota da tenere d’occhio, è un bravo ragazzo e merita una monoposto con cui poter vincere le gare. Sono fiducioso che questo accadrà, se poi fosse una Williams sarebbe ancora meglio".