Grande sorpresa per i piloti KTM e Suzuki che si sono visti apparire nei loro un box un certo… Kevin Schwantz. Il campione del mondo del 1995 proprio con la casa motociclistica giapponese ha infatti deciso di tornare e salutare alcuni “vecchi amici” e lo ha fatto nel gran premio di casa. In particolare si è fermato a parlare con lo spagnolo Joan Mir che, peraltro, ha deciso di correre con una grafica del suo numero ispirata proprio all’americano.
Ma è durante il loro incontro che gli occhi del campione del mondo dello scorso anno hanno parlato al posto suo: “Ho corso qui soltanto nel 2019, però abbiamo preparato una sorpresa da campione del mondo a campione del mondo – ha detto Mir a Schwantz. È così che oltre alla moto anche il casco è stato personalizzato in suo onore.
Il trentaquattro è poi andato a trovare Pedro Acosta, visibilmente emozionato per essersi trovato di fronte al suo idolo: “Dopo la caduta di Aragon mi sono accorto che è meglio far sempre punti che vincere due gare e cadere in altre due dopo – gli dice il leader della Moto3 – Vincere però è sempre bello, meglio di fare punti. Ma sono quelli che alla fine contano per il campionato” risponde il Cowboy. Senza dubbio la giornata di Austin se la ricorderanno per tanto tempo Joan Mir e Pedro Acosta che, domenica sera, avranno sicuramente qualche motivazione in più per fare bella impressione di fronte al loro idolo.