C'è una cosa che Charles Leclerc non avrà mai. Anche se è riuscito, giovanissimo a diventare un pilota di Formula 1. Anche se è stato assunto dalla scuderia Ferrari solo un anno dopo il suo esordio, diventando quasi immediatamente il pilota di punta del team, e scavalcando un quattro volte campione del mondo come Sebastian Vettel.
Anche se ha vinto, nella sua prima stagione in rosso, a Spa e poi là dove tutti i piloti Ferrari vorrebbero vincere: a Monza. Sul tetto del mondo, ancora bambino, già protagonista di una storia mitica.
Ma c'è una cosa che, nonostante tutto, Charles Leclerc non avrà mai.
Ed è la gioia, purissima e contagiosa, di un padre orgoglioso. Un padre come quello di Sergio Perez, grande protagonista del weekend messicano di Formula 1, incontenibile davanti al successo del figlio, al suo podio, arrivato davanti al pubblico di casa dopo un 2020 complicatissimo in cui Perez, sostituito da Vettel in Aston Martin, sembrava destinato a dover abbandonare la Formula 1.
Una gioia che Leclerc, lo ha capito in Messico, può solo guardare da lontano: "Mio figlio ha ricevuto una chiamata da Charles Leclerc - ha raccontato Perez Senior a Marca - gli ha detto di aver pianto quando io e lui abbiamo festeggiato il suo podio in Messico, e che il tutto lo ha reso molto felice, pur portandolo a pensare a quanto lo avrebbe reso fiero vivere momenti simili con suo padre. Io non sapevo che il padre di Charles fosse morto".
Felicità e dolore che si uniscono, come capita spesso nella storia malinconica di questo pilota. Orgoglio, amarezza e una consapevolezza che pesa di più, davanti alla gioia altrui.