Il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto oggi il pilota francese Romain Grosjean, al via del Gran Premio del Bahrain, ci riporta alla mente il tragico destino di un altro ragazzo francese della Formula 1: Jules Bianchi.
La sua morte, avvenuta nel 2015 dopo l'incidente in cui rimase gravemente ferito a Suzuka 2014, ha portato l'intero circus a interrogarsi sulla sicurezza della categoria e sui possibili miglioramenti da applicare.
Da qui, nel 2018, l'introduzione del sistema di sicurezza per la protezione della testa del pilota: l'Halo. Un elemento che nell'incidente di oggi sembra aver avuto un ruolo particolarmente importante, poiché ha bloccato la monoposto e protetto la testa di Grosjean dal guardrail.
A dire la sua sull'argomento è stata anche la madre dello stesso Bianchi, sollevata e grata per le condizioni di Grosjean: "Non posso che sottolineare quanto sia stato determinante l’Halo in questa circostanza. La FIA ha deciso di introdurlo proprio dopo l’incidente avuto da mio figlio. Oggi Romain si è salvato grazie a questo e sono contenta che non abbia subito gravi conseguenze”.
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