Lo sconosciuto non ha identità, tridimensionalità, carattere. Si chiama George Russell, con due L, ma spesso i giornali ne dimenticano una. Un errore perdonabile, se sei uno sconosciuto. Se corri in Williams, se nessuno parla mai di te, dei tuoi meriti, del tuo futuro. O no?
Poi improvvisamente ti chiamano a sostituire il Re della Formula 1, e da nessuno diventi qualcuno. Il tuo nome lo sbagliano ancora, ma qualcosa sul tuo conto bisognerà pur dirla. E qui lo sconfinato, eterno bisogno di paragonare lo sconosciuto al conosciuto, per poter fissare l'asticella delle aspettative, per avere un metro di giudizio nel bilanciare di una prestazione.
Così sul Corriere della Sera George Russell diventa "il Leclerc della Mercedes". Perché è giovane, perché rappresenta la nuova generazione della Formula 1, perché guiderà in un top team. Ma soprattutto, perché tutti sanno chi è Charles Leclerc. Il sensazionalismo fatto intorno alla figura del monegasco, in questi ultimi due anni, lo ha trasformato in un'icona pop, spaccando in due l'immagine del vero pilota Ferrari.
E chissenefrega se George Russell è un campione del mondo di Formula 2, chissenefrega se da quando corre in Formula 1 ha sempre battuto il proprio compagno di squadra di qualifica, raggiungendo un record impensabile di 36-0, chissenefrega se salito su una Mercedes mai guidata - pensata e realizzata su un uomo 10 centimetri più basso di lui - ha mancato la pole position di soli 26 millesimi.
Chissenefrega di chi sia davvero George Russell. Non lo conosciamo, è uno sconosciuto, e degli sconosciuti ci è concesso sbagliare nome, dimenticare una L, fare un po' di confusione con le fotografie pubblicate nei pezzi di presentazione (scambiandolo per Aitken come successo a Gazzetta). Ci è concesso dire che è " il Leclerc" perché essere il "Leclerc di qualcosa" oggi nella testa di tutti ha un significato preciso: giovane, talentuoso, PREDESTINATO.
Un pregio, un'aspettativa, una croce, sulla testa di George Russell, o "come si chiama quello lì" che sostituirà Hamilton questo weekend.