Questa settimana si incrociano i destini di due grandi del motociclismo, entrambi vincitori di nove titolo mondiali: Valentino Rossi e Tony Cairoli. In questi giorni, sia l’uno che l’altro si ritireranno dalle competizioni che li hanno visti come assoluti protagonisti da tempo immemore: il Dottore dalla MotoGP, Antonio dal campionato di MXGP. Nel weekend Vale correrà il suo ultimo Gran Premio (eventuali future wild card a parte) a Valencia, mentre già in sessione infrasettimanale il primo addio sarà quello del crossista siciliano, impegnato domani a Mantova sul circuito “Tazio Nuvolari” nelle ultime due gare da professionista.
L’obiettivo per Cairoli è salutare riuscendo a salire sul podio (domenica in gara-2 sullo stesso tracciato ha conquistato il 179° in carriera), ma, sfumate nel corso della stagione quelle che fino a un certo punto erano possibilità concrete di arrivare al decimo titolo in venti campionati, c’è anche e soprattutto da aiutare la Ktm e il compagno di squadra Jeffrey Herlings (a -3 da Romain Febvre della Kawasaki) a vincere il mondiale. Questo nonostante il precedente un po’ inquietante della precedente tornata, quando dopo aver fatto passare l’olandese per gioco di squadra Tony si è visto attaccare sui social, a quanto pare anche con minacce di morte: “In alcune situazioni – il commento di Cairoli riportato da Tuttosport – è importante rispettare gli ordini di squadra e aiutare il tuo compagno. Qualsiasi team si sarebbe comportato allo stesso modo se avesse avuto un pilota in lotta per il titolo”. Da parte sua invece il giovane erede l’ha omaggiato: “I vincenti – le parole di Herlings – non sono quelli che non cadono mai, ma quelli che si rialzano velocemente. Un grande, immenso, grazie al più grande di tuttii tempi, Tony Cairoli, per l’aiuto”.