Lewis Hamilton se lo porta tatuato addosso, Muhammad Ali. E' un mito e un esempio da sempre, nello sport e nella vita, per il sette volte campione del mondo britannico. L'ha più volte celebrato, come ha sempre celebrato l'altro grande pilastro della sua formazione: Nelson Mandela.
Per Hamilton questi riferimenti sono stati fondamentali, soprattutto nel corso del 2020, per andare oltre allo sport di cui è re incontrastato, e per affermarsi come simbolo delle lotte contro il razzismo e del movimento BLM. Sempre meno pilota, con un contratto ancora non firmato a fine gennaio 2021, sempre più esempio per una generazione che non può non conoscerlo.
Così Sportweek, il settimanale della Gazzetta dello Sport in edicola il prossimo sabato, lo celebra con una copertina dedicata al "Nuovo Ali", ricordando proprio la vicinanza del nuovo Hamilton ai suoi miti: "Il pilota Mercedes, che punta allo storico ottavo titolo, è diventato un simbolo che va oltre i confini della Formula 1. L'impegno contro discriminazioni e razzismo ne fa un paladino come i suoi idoli Muhammad Al e Nelson Mandela".