"Ora Mick deve solo imparare. Poi prenderà in mano il proprio destino". Così Günther Steiner - team principal della scuderia Haas - parla alla Gazzetta dello Sport, in un'intervista post stagione 2020, pronto ad accogliere la sfida che la Haas, nel 2021, si prenderà sulle spalle: due rookie, due ragazzi al centro dell'attenzione, per due motivi molto diversi, e tanto lavoro da fare per farli crescere al meglio.
Da una parte ci sarà Mick Schumacher: il cognome pesante, il futuro che in tanti vorrebbero vedere colorato di rosso, lo stesso colore che rese grande papà Michael.
Steiner lo sa, sa che per uno come Mick il suo primo anno in Formula 1 sarà fondamentale, e sa che la Haas - per lui - potrebbe essere un breve passaggio verso il sogno chiamato Ferrari: "Mi farebbe piacere se riuscissimo a dargli una carriera come quella di Leclerc. Schumi è cresciuto in un team competente come la Prema. Il segreto è sbagliare poco e correre tanti chilometri. L'andar forte vien man mano".
Dall'altra parte ci sarà invece Nikita Mazepin. Anche lui "figlio di" ma nel suo caso papà Mazepin è un magnate russo che tutto può, compreso "comprare" al figlio pilota di Formula 2 un sedile in Haas per la prossima stagione. Soldi importanti, per la scuderia americana, che non naviga in acque tranquille. Steiner però mette in chiaro le cose "al momento la Haas non ha alcuna intenzione di vendere il team, è molto carico e guarda al futuro con fiducia".
Su Nikita, al centro di una serie di scandali dovuti al suo comportamento fuori dalla pista, Steiner preferisce invece astenersi dal commentare: "Non voglio parlare perché temo che le mie parole possano essere strumentalizzate, abbiamo risolto la questione internamente".
Una cosa però, appare oggi chiara: se fuori dalla scuderia si pensava a un possibile cambio di lineup per il 2021, con Mazepin fuori dai giochi a causa del suo scandalo, dentro alla Haas le cose sono sempre state chiare: "Non abbiamo mai pensato di licenziarlo. Siamo solo stati costretti a fare un comunicato perché alcuni giornali avevano scritto che avremmo lasciato a piedi Nikita".