La Formula 1 è un punto di arrivo. Commenta così, Valentino Rossi, la scelta di Davide Brivio di lasciare da vincente il Team Suzuki e di passare alla quattro ruote, in Alpine Renault, per seguire l'ambizioso piano di crescita di Luca De Meo e il grande ritorno di Fernando Alonso.
Intervistato da Giorgio Terruzzi per il Corriere della Sera, in occasione dei suoi 42 anni il prossimo 16 febbraio, il campionissimo della MotoGP non ha potuto tralasciare il tema delle quattro ruote, che da sempre gli è molto caro: "Mi dispiace che Brivio non sia più in MotoGP. E' un manager che ha alzato il livello generale ed è una persona che ho sempre incontrato volentieri nel paddock. Sono contento per lui, comunque. Credo sia un punto d'arrivo per chi fa questo mestiere".
Il fascino della Formula 1, il circus, la competizione, gli errori che si pagano cari. La Ferrari conosce bene il costo di questi errori, e la stagione 2020 ne è la dimostrazione. Anche Valentino Rossi, da sempre vicinissimo alla Rossa, che per un periodo lo ha corteggiato per il passaggio in Formula 1, ha confermato il disastro dell'anno appena concluso: "Sono un tifoso della F1, la Ferrari mi piace e mi piace Leclerc, credo sia tra i piloti più forti in pista. L'uomo per vincere c'è, adesso devono costruire una macchina all'altezza. Confrontarsi con Mercedes è un problema. Per tutti. Ma la Ferrari deve almeno stare lì, come la Red Bull, a dare fastidio".
Una Mercedes che sembra imbattibile, capitanata da un Hamilton che - per Valentino - rimane fondamentale per la Mercedes: "Ci sentiamo spesso, da anni. Mi aspetto che firmi il contratto. Vincere con Hamilton, per la Mercedes, è importante, anche se costoso. Il tema denaro è sempre centrale. I milioni hanno la coda lunga".