Il caso di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, è ancora avvolto nel mistero. A quasi tre anni dalla tragedia, sono ancora attese le conclusioni della super perizia medico-legale, rinviata più volte. La nuova data di consegna dei risultati è stata fissata per il 28 febbraio 2025, dopo un ulteriore slittamento rispetto alla scadenza del 15 febbraio. La super perizia, condotta dall’antropologa forense Cristina Cattaneo, dai medici legali Stefano Tambuzzi e Biagio Eugenio Leone, e dall’entomologo Stefano Vanin, riguarda un secondo esame autoptico effettuato nel febbraio 2024 sui resti di Liliana, riesumati per approfondire le cause della sua morte. Il fratello di Liliana, Sergio Resinovich, ha commentato il ritardo delle indagini, spiegando che il lungo lavoro della perizia è dovuto alla volontà di evitare dubbi futuri. La famiglia di Liliana ha sempre escluso l’ipotesi del suicidio, ipotizzando una morte violenta, ma molti dettagli sono ancora da chiarire. Tra i punti cruciali, c’è la natura delle lesioni sul viso di Liliana, che potrebbero essere la prova di un’aggressione…


Sergio Resinovich ha anche sottolineato come, nonostante l’evidenza di una morte violenta, il caso sia stato trattato con superficialità dai media e dalle autorità. Secondo lui, ci sarebbero stati depistaggi e tentativi di archiviare la vicenda come suicidio, ma lui è fermamente convinto che sua sorella sia stata uccisa, probabilmente con l’aiuto di un complice. Le sue dichiarazioni si allineano a quelle di Claudio Sterpin, amico speciale e presunto amante di Liliana, che ha ipotizzato che il corpo sia stato nascosto prima del ritrovamento, un’ipotesi che resta ancora tutta da verificare. Il mistero continua a ruotare attorno a una serie di domande irrisolte: chi ha ucciso Liliana? Dove è stato nascosto inizialmente il suo corpo? E soprattutto, chi, se non un conoscente, avrebbe potuto compiere un simile crimine? Con la super perizia che dovrebbe fornire finalmente le risposte, la famiglia di Liliana non perde la speranza di fare luce su una vicenda che ha scosso l’intera Trieste e che ancora oggi tiene col fiato sospeso…

