Segnatevi questa parola, “Skibidi”. Sembra avere qualcosa di “magico” (non è chiaro dire se in senso positivo o negativo). È una parola apparentemente senza significato, un suono (come abracadabra o sim sala bim – quest’ultima è viene dal ritornello di una canzone svedese, ma è anche il titolo di un film con Stanlio e Ollio) che negli ultimi anni, e seguendo percorsi del tutto indipendenti, è diventata virale in tre occasioni (ma in realtà sono cinque o forse sei o anche di più), coinvolgendo diverse generazioni, dai boomer alla generazione alpha (più o meno dai sei ai dieci anni) e diversi media, dai social, alle discoteche, ai rave, ai video, alle serie web, ai videogiochi per smartphone.
Cos'è Skibidi e da dove arriva?
La prima apparizione del “suono” Skibidi la dobbiamo alla band russa “Little Big”, che da band “rave” di culto diventò nel 2018 un fenomeno virale sui social con la canzone dal titolo, appunto, “Skibidi” e al video relativo in cui i membri della band ballavano la “Skibidi Dance” (Forbes li piazzò nel 2018 al 18° posto nella classifica delle celebrità russe più pagate al mondo e al 32° posto nel biennio 2021/22).
Passano più o meno cinque anni e la parola (o il suono) “skibidi” riemerge, diventando nuovamente virale, grazie ad altri tre fenomeni apparentemente disconnessi (legatisi poi a causa delle dinamiche social): una canzone usata da un tiktoker e una serie animata su YouTube cosiddetta “uncanny”, misteriosa e perturbante.
La canzone è “Dom Dom Yes Yes” del cantante bulgaro Biser King, la cui parte più caratteristica tra Audi e Mercedes è (ed ecco ancora la parola, o il suono): “Brr Skibidi Dom Dom Yes Yes”. Il brano diventa virale grazie anche al tiktoker turco Yasin Cenzig che lo usa con il titolo “Brrr Skibidi Dop Dop Yes Yes” (o “Trrr Skibidi Dop Dop Yes Yes”) per una danza del ventre o meglio una danza della panza mentre gli porgono mega portate di cibo vario.
Da Skibidi a Skibidi Toilet
Dalla grande abbuffata al grande water closet il passo (come ci insegna anche il capolavoro del 1973 di Marco Ferreri, con un cast stellare, “Le Grande Bouffe”) è breve. Anche sui social.
Pochi mesi fa, nel febbraio del 2023 appare nel canale YouTube “Dafuq!?Boom!” la serie animata con grafica computerizzata dal titolo – ed eccola ancora una volta la parola misteriosa, il suono forse magico – “Skibidi Toilet”, in cui l’umanità viene attaccata dai cattivi, gli skibidi toilet, gabinetti con la testa umana. Gli uomioni, per difendersi, si rivolgono a una Grande Televisione, che sembra l’unica in grado di sapere come combattere questi ibridi uomo-cesso, e sembra che l’unica maniera per gli umani di organizzare una qualche efficace forma di resistenza sia quella di farsi installare al posto della testa vari componenti elettronici (monitor, speaker, telecamere), diventando TvMan.
La serie è creata da un unico content creator nato in Georgia (ex Urss), che si fa chiamare Blugray e il cui nome è Alexey Geranimov. La grafica è quella di “Half Life 2” (un videogame dei primi anni del 2000).
Passano pochi mesi, siamo a oggi, gli “Skibidi Toilet” hanno decine di milioni di like e iscritti e solo il canale ufficiale conta venti miliardi di visualizzazioni. Cominciano a fiorire “game mobile” che a oggi contano cinquanta milioni di download.
La guerra è ancora in corso. Sembra che i TvMan siano in leggero vantaggio sui Cabinet Toilet.
La metafora sembra semplice, insensatezza della guerra e insensatezza dei due eserciti schierati: uomini-cesso brutali dalle funzioni basiche, mangiare e defecare, contro uomini evoluti ma il cui intelletto è ‘televisivo’, come una grande proiezione guerrafondaia tra capitalisti e radical-chic, intestini crassi pieni contro cervelli vuoti. E in realtà è una metafora che funziona e la serie, come tutte le serie ben scritte, potrebbe andare avanti all’infinito, sembra infatti che la lotta tra capitalisti divoratori e defecatori e intellettuali decerebrati vada avanti da sempre e la fine di questa battaglia non si vede all’orizzonte.
L’uncanny, l’inquietante, il perturbante, è che la generazione che ha portato al successo questa serie è la generazione alpha, bambini dai sei ai dieci anni, e che solo da poche settimane sta traghettando verso la generazione zeta, ma parliamo comunque di bambini e di preadolescenti. È solo una strana attrazione per l’animazione divertente e “nonsense” o i bambini di oggi riescono a cogliere metafore ultra adulte?
E poi, perché questa parola (o suono) Skibidi, diventa virale ogni volta che appare?
Chi l’ha resa famosa, ogni volta, sono russi, georgiani, bulgari, turchi. Non viene anche a voi di inventarvi una Skibidi Cospirazione?
C’è da rifletterci. Tra i commenti alla serie appaiono soprattutto due parole, “glitch” e “psichedelia”.
Vorrei chiamare in causa Edoardo Camurri, il massimo esperto italiano di psichedelia e magia metaforica e affini. Edoardo tu che Skibidi ne pensi?